lunedì 29 novembre 2010

Omm ‘e niente


THE GODFATHER 1972-74-90: By FRANCIS FORD COPPOLA. MARLON BRANDO © INTERFOTO / GRAZIANERIAlmeno i personaggi come quelli raccontati nella trilogia de "Il Padrino" la vita, tra un'ammazzatina e l'altra, tra uno spaccio di alcool in regime proibizionista o di cocaina o tra una sparatoria tra bande e l'altra se la godevano. Enormi ville con lussureggianti giardini, case da sogno, auto di lusso, donne come se piovesse e quant'altro ancora potesse confortare una vita tale per cui ad ogni attimo si può morire ammazzati o forse per loro peggio finire in galera a vita.

La mia provocazione paradossale vuole arrivare a ricordare che invece ogni qual volta beccano qualche superlatitante lo trovano in condizioni che definire pietose è poco.

Totò Riina era nascosto come un topo di fogna in uno squallido condominio di Palermo; Bernardo Provenzano lo hanno beccato col pizzino in mano mentre in ciabatte e canotta stava per mettersi a mangiare pane e cicoria in una catapecchia spersa in campagna ed un paio di giorni fa il boss dei boss dei Casalesi, da anni viveva nascosto nella modesta villetta di un suo tirapiedi pronto a rintanarsi in una cella degna del più penitente dei monaci di clausura dietro qualche muro o ricavata dai condotti fognari. Ma neanche gli eremiti flagellanti vivevano così!


Alla faccia delle parodie dei guappi alla isso, issa e 'o malamente dove il bandito di turno è sempre elegantissimo e profumato o dell'immaginario legato ai gangster di Chigago o New York dei primi decenni del secolo scorso o dei mitici marsigliesi sempre in riunione in lussuosissimi night e con ville da sogno sulla Costa Azzurra.

Leggendo tra le righe delle cronache degli arresti eccellenti si scopre che spesso questi superlatitanti sono mezzi rincoglioniti e mezzi ciechi a forza di stare rintanati in pertugi, di dormire su materassini improvvisati e di mangiare zozzerie perché è persino pericoloso consumare un pasto decente magari in uno dei loro ristoranti comprati col denaro riciclato.
Per quanto il vecchio adagio che cumannari è megghio ca futtiri - anche se oggidì col Viagra si possono entrambe le cose fino a tarda età (Berlusconi docet)- possa essere veritiero questi fantastiliardari fanno proprio una vita di m***a...porelli!

E allora non ci resta che augurarci ed augurare loro una rapida fine della loro latitanza con un bell'arresto. Così li mettono dentro e buttano la chiave e per quanto il 41bis possa esser duro sarà sempre molto meglio della vita che facevano.

giovedì 11 novembre 2010

Inutile FAO

Il 7 marzo 1985 usciva "We are the world (we are the children)" su iniziativa di Quincy Jackson, musicato da Michael Jackson e su un'idea di Lionel Ritchie. Un brano che avrebbe ben presto fatto il giro del mondo e con tutti i proventi destinati ad aiuti umanitari nell'ambito della iniziativa chiamata "USA for Africa".

Rientrando da Fabriano ieri sera ho avuto l'occasione di riascoltarlo e stavo riflettendo come in 25 anni non sia cambiato nulla ed anzi la situazione sia drammaticamente peggiorata e riferendoci alla sola Africa, senza quindi contare le vastissime aree di fame e malnutrizione endemiche in Asia od in Sud America.

25 anni è un periodo enorme soprattutto se comparato al tasso di crescita di qualsiasi altro settore tecnologico o semplicemente socio-economico col quale si muove il pianeta. In 25 anni anziché leggere di un leggero miglioramento di alcune aree del pianeta si legge di peggioramenti. Il numero di persone che ogni hanno muoiono di fame è in crescita, quando ero ragazzo rimasi colpito profondamente dal sapere che ogni pochi secondi un bambino al di sotto dei 5 anni muore di stenti (tic, tac, tic...ne è morto un altro! Qualcosa come 200.000.000 ogni anno!!!) e la cosa è peggiorata.

E la FAO ancora una volta quest'anno ha presentato il suo inutilissimo rapporto (altrettanto inutile quello dell'anno scorso!) pubblicizzato da un enorme poster che pende sul Viale Aventino qui a Roma dove di fronte alla cifra di (almeno) 1.000.000.000 di persone che patiscono la fame cronica ogni anno rischiando di morire appare la scritta "I'm mad as hell", idioma inglese per "infuriato".

Infuriato? IO, e come me molti altri, siamo incazzati come bestie incazzate per l'inutilità di queste organizzazioni e l'assoluta inerzia che mostrano nel esercitare pressioni nei confronti dei governi, proprio quegli stessi governi dai quali dipendono facendo finta di sputare nel piatto in cui mangiano e chiedendo a noi di firmare la petizione affinché si faccia pressione per sensibilizzare i governi dei paesi dove si mangia non per uno, né per due ma addirittura per 10 rispetto a quanto hanno a disposizione i poveri della terra.

In 25 anni nulla è cambiato e peggio che mai neanche in 50 ed oltre anni che esistono questi organismi passati immuni da cambiamenti radicali avvenuti all'interno dei paesi che li hanno generati. In 25 anni o poco più il mondo ha avuto due guerre mondiali con decine di milioni di morti, in molto meno di 25 anni il mondo occidentale così come lo avevamo conosciuto per i 50 anni precedenti è cambiato al punto da averci fatto perdere di vista molti valori di allora ancor validi oggi. E in 25 anni quello stesso mondo non ha fatto altro che peggiorare la situazione di intere etnie che una volta erano perfettamente in grado di autosostenersi in un regime di economia dagli utili modesti ma sufficienti e che ora, vittime del guadagno incontrollato di pochi soccombono.

Altre volte su queste pagine ho avuto modo di criticare aspramente l'operato di inutili organizzazioni come la FAO o l'IFAD (qui, qui e qui) e proprio recentemente si è venuto a sapere che i soli costi dell'alloggio per il presidente dell'IFAD, il nigeriano Kanayo F. Nwanze, raggiungono la stratosferica cifra di 400.000 $ l'anno!!! Nonostante la bugiarda smentita dell'IFAD (http://www.ifad.org/governance/ifad/statement_i.htm). Se il sottoscritto col miserabile contributo di 30 € al mese all'UNICEF (ripeto, unico ente internazionale che "salvo", salvo prova contraria!) riesce a sostenere l'alimentazione di almeno 6 bambini fate il conto di quanto Kanayo possa fare autotassandosi ed "accontentandosi" di un bell'appartamento al posto del villone!!!

Ma non è solo questo che mi fa incazzare senza temere di essere ripetitivo. E' che sono nauseato da questo continuo ricorrere all'invito ad aderire ad iniziative di solidarietà rivolte a privati cittadini che se onesti contribuenti vorrebbero veder devolute davvero parte delle loro tasse in aiuti umanitari concreti. Invitare a mandare l'sms da 1 o 2 € che magari contribuisce ad arricchire lo stato della relativa quota IVA od il gestore telefonico della sua propria quota parte (!!!), invitare a sottoscrivere questa o quella campagna, questa o quella Onlus che spesso spende in pubblicità più di quanto dovrebbe invece destinare in aiuti! Le stesse Onlus nate e lasciate nascere da parte di stati inerti ed indifferenti, incapaci di realizzare anche le più semplici iniziative umanitarie e che si beano del convoglio di paccottiglia raccolto all'indomani e solo in occasione di una qualche catastrofe!

Certo. Io stesso contribuisco in vari modi (un paio di adozioni a distanza, come dicevo un piccolo aiuto attraverso l'UNICEF e qualche una tantum) ma spesso mi sembra di essere quella inutile goccia nell'oceano o di fronte ad inviti a far lo stesso sentirsi dire "non mi fido...ma sei sicuro che gli arrivino? [gli aiuti]" che poi, la maggior parte delle volte, è solo una schifosissima SCUSA per non scucire una lira e subito dopo spenderli in "gratta&vinci".

Ma nonostante questo invito chiunque mi legga a cercare di fare quanto sia di vostra capacità ed in vostra coscienza, senza porsi domande inutilmente retoriche e prive di risposte sensate perché sono le stesse fame e condizioni dei paesi del terzo e quarto mondo, o più genericamente del sud di questo nostro pianeta, ad essere insensate.




Nota: A distanza di 25 anni Jamie Fox a gennaio di quest'anno ricreò un numerosissimo gruppo di artisti, molti dei quali già presenti nel 1985, per riproporre lo stesso brano che stavolta destinava i proventi per le vittime del terremoto di Haiti. "We are the world 25 for Haiti" (qui il video).

mercoledì 10 novembre 2010

Disastri naturali. Vero e falso

Poco più di un anno fa scrivevo del messinese, pochi giorni fa della solita Liguria ed ecco che puntualmente con le piogge che saranno sì state abbondanti, eccezionali ma pur sempre autunnalmente normali per un paese come il nostro si scatena il salernitano, la sempiterna naufragante Calabria che da millenni con le fiumare si portava a valle colline e montagne quando ancora il bosco teneva saldi i terreni e che ora semplicemente dilava e, come se non bastasse, il Veneto affoga sottovoce visto che, sarà stato il ponte di Ognissanti, sarà stato che la gente avrà pensato che tanto son veneti, si rimboccheranno le maniche, indosseranno stivaloni da pescatore e spaleranno via il fango in un paio di giorni o sarà stato che tutta l'Italia stava dietro ai casi Ruby e della povera Sarah?

Qualunque cosa sia stata nessuno pare essersi accorto subito e in tempo che il Veneto stava annaspando tra esondazioni ed alluvioni. Tranne un oscuro centro meteo privato fatto da appassionati che almeno una settimana prima aveva iniziato a dare gli allarmi giusti: certo non si sarebbe potuto fare granché con un allerta meteo così ravvicinata ma certo parecchi danni sarebbero stati evitati.

E mettiamoci anche i due morti della Toscana.

Ma ancora una volta che ve lo scrivo a fare? Cronaca di un disastro annunciato. Inutile stare a spiegare ancora una volta che l'unica cosa naturale in tutto questo è la pioggia, è il corso dell'acqua, è la natura del terreno devastato ma è del tutto innaturale l'azione antropica che ormai da più di un secolo ignora le più elementari regole di buon senso.

Non siamo i soli in Europa comunque: a volte anche vastissime zone della Germania, della Francia o dell'Est europeo vanno sott'acqua ma in quel caso sì che si può tranquillamente e serenamente parlare di disastri naturali imprevedibili o dettati da eccezionali ondate di maltempo (come nello scorso agosto nell'est della Germania).

E come se tutto questo non fosse sufficiente, incredibile ma vero, nonostante le enormi quantità di menzogne che vengono costruite intorno a questi cosiddetti disastri ci sono interessi privati tali per cui si riescono a gonfiare i danni al fine di incassare più soldi del necessario o per farli definitivamente sparire nel nulla o forse, in massaggi? E oggi come oggi ci si aiuta anche taroccando i video ufficiali..

Come? Lascio la parola alle immagini visto che come si dice "un'immagine vale più di mille parole". Le immagini contengono materiale che può esplicitamente offendere il comune senso...della logica!!!


http://www.youtube.com/watch?v=fHOTPRhVfO8

http://www.youtube.com/watch?v=-A6JVtj3VKY

http://www.youtube.com/watch?v=5pCBF2zTz3Q


E c'è ancora gente che non crede che la Guzzanti col suo film documento "Draquila" abbia dimostrato perché si voleva trasformare la Protezione Civile in una SpA!!!

Che vergogna!!!

Irrimediabilmente fatti per la dittatura

clip_image001Diceva di noi italiani il grande Ennio Flaiano nei lontanissimi anni '70. Ed a questo pensavo passeggiando giorni fa per le strade della mia città complice un recente documentario su di lui andato in onda su Rai Storia qualche settimana fa. O più sinceramente forse complice il clima preelettorale che si respira da diversi mesi a questa parte.
Con lo sguardo assente di chi cammina pensando a chissà cosa non ho potuto però fare a meno di osservare con maggior attenzione le transenne regolarmente dipinte di bianco e di rosso che spessissimo si osservano strategicamente posizionate lungo le nostre strade.
Ora, mi dicevo ricordando anche quanto vissuto recentemente e riportato proprio su queste pagine, ad un tedesco (e non solo) non verrebbe mai in mente di parcheggiare sulle strisce pedonali, men che mai di occupare con un numero di ruote variabile da 1 a 4 un marciapiede, un angolo, un passaggio, magari l'unico. Ma non perché intimoriti da chissà che tipo di sanzione: semplicemente perché sanno autodisciplinarsi con delle regole elementari che molto semplicemente poggiano sul rispetto. E credo proprio non serva aggiungere nulla.

E invece cosa accade?

Che cittadini, negozianti e clip_image002condomini vari devono autotassarsi ed a spese loro installare queste barriere ad evitare di dover fare più del dovuto lo slalom tra le lamiere.

Osservate ad esempio nella prima e nell'ultima immagine: i proprietari di quei negozi dove sono stati costretti a posizionare le barriere ad evitare di trovarsi auto parcheggiate sulle vetrine!

Accade quindi che qualcuno o qualcosa debba imporci la regola obbligandoci al rispetto per legge e non per coscienza.

E da questo piccolissimo esempio il sottoscritto ha tratto tantissime altre conclusioni amare...

 

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