sabato 16 marzo 2013

La chimica vaticana

Sottoscrivo concordo ed aggiungo.

Piergiorgio Odifreddi sul suo Blog mercoledì scorso ha scritto un pungente commento sull’elezione del nuovo papa, tal Jorge Mario Bergoglio in arte Francesco I.

Lo ammetto, ispira simpatia e cordialità, ispira semplicità, cammina tra i romani entusiasti di questo nuovo papa che se ne va a spasso quasi in borghese conquistando le folle come ha fatto oggi per il suo primo Angelus; lo farà spesso tanto per mettere in crisi la sicurezza vaticana? Dappertutto è un continuo lodarne le qualità, le doti, le parole (opere ed omissioni comprese) ma che altro attendersi?

Vedremo se davvero quanto si concretizzeranno queste premesse; non dico rivoluzionarie ma aperte al riformismo, concetto lontano assai dalle mura vaticane. Vedremo se ci sarà apertura a grandi temi davvero riformisti. Non basta un account su Twitter o su FB per essere moderni.

Ciò premesso vorrei evidenziare come non solo la memoria è corta per quasi tutti ma come soprattutto, ancora una volta, l’accettazione dogmatica di qualsiasi cosa venga imposta per motivi religiosi possa annichilire completamente l’uso delle proprie teste. Perdono, misericordia, pazienza e divina provvidenza di manzoniana memoria i temi principali, what else? Tutti in piazza ad attendere la fumata e tutti pronti ad osannare, acclamare, attendere la benedizione; tutti col luccicone agli occhi o col magone in gola perché è lui, è il papa, è il contatto diretto con dio.

Ma chi è infine quest’uomo eletto al sacro soglio per volere di qualche decina di cardinali dall’elevata età media sotto l’effetto di qualche sostanza psicotropa chiamata “spirito santo”. Anche se sembra apparentemente metter d’accordo tutti, credenti e non credenti ma chi lo conosce?

E quindi l’accettazione dogmatica imposta senza batter ciglio. A livello mondiale. Se da quel balcone fosse apparso un noto serial killer avrebbero tutti osannato allo stesso modo. Pecorelle smarrite? No, pecoroni. Perché da che ricordo elezioni papali, (Luciani, Wojtyla, Ratzinger) la reazione era sempre la medesima, osanna, osanna nell’alto dei cieli…comprese le espressioni orgasmiche di tante suorine emule dell’estasi della famosa santa.

E per concludere nel suo primo Angelus questo novello pontefice ha parlato spesso del perdono che Cristo concede a chiunque e comunque. Ebbene ne approfitto per ricordare ancora una volta come questo concetto sia ridicolo e profondamente ingiusto. In questo modo tutto è perdonabile e mettendomi nei panni di un sopravvissuto ai lager nazisti (tanto per fare un solo esempio) non tollero che esista la possibilità di perdono per uomini che hanno fatto della crudeltà gratuita un metodo di vita.

Francesco I ha un background scientifico in chimica –viste le voci contrastanti poco importa che sia laurea, master o diploma- pur essendo poi laureato in filosofia (come Cacciari e Buttiglione dopo tutto, mica possono esser tutti come Severini) non credo proprio che possa essere questo come auspicato da molti, laici e non, ciò che potrà rendere davvero innovativo questo papato, per quel che durerà semplicemente perché la dominante culturale è comunque dogmatica e scientificamente indiscutibile, altro che magisteri indipendenti. Non sarà quindi la genetica a spingerlo ad approvare la fecondazione assistita, tanto per citarne una né tanto meno la chimica a convincerlo che robe come la transustanziazione sono semplicemente atomicamente impossibili.

Infine quel che mi chiedo spesso è come sia stato possibile, per le principali religioni monoteistiche tuttora esistenti, resistere così a lungo e soprattutto per quella Cattolica, costruire un impero basato sul nulla. Mistero della fede? Sorriso

Le folle poi belanti poi, sono sempre le stesse, adoranti per imposizione appunto. Ratzinger, Bergoglio, Wojtila, Luciani. Proseguo?

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