domenica 15 dicembre 2013

Allons enfants de la Patrie

La lettura di un lungo ed articolato post su Mentecritica, insieme a quanto recentemente ed ottimamente riportato qui mi hanno portato a fare delle considerazioni che si allacciano a quanto molte altre volte ho avuto modo di accennare su queste pagine. Devo dire che ho fatto abbastanza fatica a leggere lunghi ed articolati racconti dei cosiddetti “rivoluzionari”, fatica dovuta al fatto che spesso i contenuti diventano piuttosto banali e densi di inutile qualunquismo. Forse qualcuno è condivisibile ma in linea puramente teorica e…chiacchierona.

Non ci sarà nessuna rivoluzione. Né pacifica né violenta. Le rivoluzioni necessitano di tempo, spesso decenni, per maturare e gli eventi che le generano nascono sempre da menti illuminate che concorrono a diffondere l'idea di cambiamento. Cambiamento: la parola chiave. Ovvio che il rivoluzionario vero, popolano e ignorante per lo più, non ha la più pallida idea di quelle idee ma di una cosa è sicuro assaltando il palazzo d'Inverno o la Bastiglia: vuole che le cose cambino!

Quello che vedo intorno a me è che, improvvisamente -dov'erano 2 od anche 5 anni fa quando le condizioni erano le medesime?- appare dal nulla un gruppuscolo (esagero? 200.000 persone?) che sbraita e strilla chiedendo indietro quello che ha perso, ovvero la possibilità di consumare. Altro che rivoluzione anticapitalista, altro che rivoluzione contro l'euro assassino come lo definisce Salvini.

Questa che vedo qui intorno è solo la classica "rivoltina" di popolo incazzato a cui è stato tolto il pane o che si trova il prezzo della farina aumentato oltremodo: si scagliano una tantum contro il malcapitato fornaio di turno, ottengono promesse e sconti, ristabiliscono il com'era e tornano tutti a casa felici e contenti soprattutto se nel casino sono riusciti a mettersi in tasca qualche pagnotta a gratis.

Dopo tutto una delle stesse manifestanti ascoltata in TV giorni fa ha detto: ”sono tutti bravi a fare la rivoluzione da Facebook ma quando si tratta di venire a prendere freddo come me se ne restano a casa…”

Mi viene in mente una scena del film “Il marchese del grillo” –peccato non averla trovata su YouTube- che racconta i giorni della Repubblica Romana. La scena in cui Alberto Sordi che impersona un nobile della cerchia clericale e papalina è in carrozza con un giovane ufficiale francese membro dell’esercito inviato da Napoleone III a salvare il Papa. Nella corsa in carrozza cantano a squarcia gola "La Marsigliese” e Sordi afferma, amaro e sarcastico, “Senti che potenza, che forza ‘sta musica! Co’ questa sì che ce fai le rivoluzzioni! Noi c’avemo ‘viva er papa’…ma ‘ndo c’annamo co’ st’inno? Ar Divino Amore ar massimo c’annamo…”. O era “In nome del popolo sovrano”?

Ma quale rivoluzione! Ma tutto sommato è un bene perché le rivoluzioni, da sempre, vengono strumentalizzate, proseguono con epurazioni e sfoltimenti il più delle volte estremamente cruenti e non guardano in faccia nessuno. Altrimenti che rivoluzioni sarebbero?

 

Colonna sonora di “In nome del popolo sovrano”.

Non vorrei concludere con amarezza ma non posso fare a meno di pensare a quando Ennio Flaiano, negli anni '70, affermava che gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura.

sabato 14 dicembre 2013

Abilitazioni diversamente abilitanti

Scusate il gioco di parole con i diversamente abili, aka handicappati, ma in questo momento del politically correct non me ne può fregare di meno visto che la cosa interessa proprio la formazione di quelle persone che dovranno occuparsi proprio del sostegno necessario ad evitare le discriminazioni che fino a non molto tempo fa tenevano i ragazzi fuori dalla scuola!

Chiuso il capitolo TFA per consentire a 12.000 persone in Italia di conseguire l’agognata abilitazione, figlia compresa,  al termine di una rigorosa selezione e di un corso costati tempo e denaro salvo poi rivelarsi pressoché inutili vista la miopia dell’attuale ministro Carrozza. Vista la carenza di insegnanti (si parla di migliaia di cattedre necessarie) in grado di esercitare il sostegno ad alunni od alunne con disabilità di vario tipo è stato aperto non molto tempo fa quello del cosiddetto Corso di specializzazione per il sostegno. Una specie di TFA comunque.

E allora sotto con le varie università che si propongono come sedi per i test e quindi formative: della serie intanto iniziamo ad incassare dai 100 ai 200 € per ogni candidato solo per essere ammessi alla preselezione con i soliti quiz a risposta multipla, spesso sbagliati nella formulazione delle domande. Poi come d’uso, scritti ed orali.

E tra gli atenei anche università non statali che sono state regolarmente autorizzate dal MIUR a mettere a disposizione un certo numero di posti in base alle esigenze regionali.

Il buongiorno si vede dal mattino si dice. E questo è il mattino dei risultati della LUSPIO (oggi UNINT), una delle private di cui sopra che ha messo a disposizione un certo numero di posti inserendo, contrariamente alle aspettative, altre sedi e c’è da chiedersi come mai tutte al meridione.

Direi che basta osservare i quadri dei risultati per rendersi conto che qualcosa stona. Prendiamo ad esempio i risultati di Roma per la secondaria superiore.

354 partecipanti, 6 ammessi. 1,7%

Confrontiamoli con Palmi.

149 partecipanti, 72 ammessi. 48,3%

Palmi? Se dovessimo dar retta alla statistica davvero è cosa nota che il livello culturale medio è direttamente proporzionale alla latitudine ergo mi sarei aspettato una diversa distribuzione percentuale.

Che dire poi di quel roboante 77% di Reggio Calabria per la secondaria di primo grado? Ora non vorrei fare del qualunquismo ma mi ci state tirando a forza!

Insomma qui la statistica somiglia proprio ai tentativi di giustificare, statisticamente ça va sans dir, i risultati delle estrazioni della trasmissione televisiva “Affarituoi” che ha già subito una condanna in primo grado mi pare!

Lascio a voi ogni altra considerazione…numerologica!!!

E non mi si dica che sono di parte perché conosco molto bene uno dei canditati trombati. Avendo questi partecipato a Roma direi che fa parte di quei 348 mega ignoranti nonostante le sue due lauree con 110 e lode! Che ci vuoi fare…

NOTA. I risultati sono disponibili agli ammessi al gruppo chiuso di Facebook “Causa alla Luspio per il test…”

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